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Nitokris è la versione greca del nome egizio Neith-Ikeret che significa "Neith è eccellente". Nella storia egizia, sono note con il nome di “Nitokris” tre figure femminili di grande rilevanza.

La più antica attestazione risale alla fine della sesta dinastia (2200 a.C.) e riguarda la prima donna che abbia rivestito la carica di faraone. Erodoto di lei dice: " Di lei mi raccontarono come vendicò il fratello; lui era re d'Egitto quando gli Egiziani lo uccisero e affidarono il potere nelle mani di Nitokri, ma lei per vendicarlo macchinò un inganno e compì una strage di Egiziani. Fece costruire una grande sala sotterranea, poi, ufficialmente per inaugurarla, ma in realtà meditando in animo ben altro, vi invitò a banchetto molte persone, quelle che sapeva maggiormente implicate nell'assassinio; e mentre pranzavano, attraverso una grande conduttura segreta, rovesciò su di loro le acque del fiume. Questo è quanto mi raccontarono di lei, aggiungendo solo che, compiuta la sua vendetta, si buttò giù in una stanza piena di cenere per sfuggire alle rappresaglie." (Erodoto, II, 100).

Le altre due Nitokris sono vissute nel VII secolo a.C.  e rivestirono la carica di “Divina Adoratrice di Amon a Tebe”, un ruolo politico-religioso ricoperto da una componente della famiglia reale dell'Egitto settentrionale che aveva lo scopo di controllare l'assoggettamento dell'Egitto meridionale. L'insediamento avveniva tramite adozione e rimasero famose le feste dedicate alla cerimonia celebrate in occasione dell'arrivo di Nitokris I, figlia di Psammetico I, a Tebe avvenuta nel Marzo del 656 a.C.